La legge spirituale



Poiché più volte avete manifestato il desiderio di conoscere in che cosa consiste la legge spirituale secondo l’Apostolo e quali siano la conoscenza e l’attività di quelli che desiderano custodirla, ci esprimeremo secondo le nostre possibilità. Per prima cosa sappiamo che Dio è il principio, il centro e il fine di ogni bene. E il bene è impossibile farlo o crederlo, se non nel Cristo Gesù e nello Spirito Santo. Ogni bene è dono del Signore secondo il suo disegno; chi così crede, non lo perderà.
Marco l’Asceta, La legge spirituale 1-3
La legge spirituale indica una struttura dello Spirito che caratterizzi l’atteggiamento umano. In altri termini la legge spirituale, secondo Marco l’Asceta indica una regola interiore che ciascuno di sceglie di darsi nella sua libertà. Per questo motivo, non abbiamo una contrapposizione fra la legge e la libertà, ma un punto di incontro nella scelta che dice una libertà ancora più grande. Questa libertà più grande di cui stiamo parlando è quella di ciascuno di noi dinanzi a Dio, dinanzi all’Eterno che Marco indica come il principio, il centro e il fine di ogni bene. Ora, dire che Dio è principio significa dire che il bene non proviene da noi, che il bene di cui parliamo non sono le nostre buone azioni, ma un bene che sussiste prima ancora di noi. Parlare di un Dio che è il centro di ogni bene significa dire che esso è Colui che caratterizza il bene. Dove il bene non è semplicemente morale ma relazionale. Il bene, dunque, è sempre collocato in una relazione e le relazioni dove operiamo il bene sono le relazioni che ci cambiano, che ci trasformano, che ci convertono verso il bene. Ed è questo che vuol dire che Dio è il fine di ogni bene, colui che ci mette in tensione verso l’Eterno, poiché se il bene fosse solo di questo mondo non ci sarebbe nessun motivo per operare il bene o il male, tanto infine nulla cambierebbe. Invece, la legge spirituale è quella armonia interiore che ci permette di ordinare la nostra vita, di darle una forma artistica, ascetica. Per questo, il bene non è possibile farlo o crederlo se non in Cristo che è il modello della nostra operare e lo Spirito che è la forza del nostro operare. Così, più scolpiamo noi stessi, più conosciamo l’amore divino, che ci divinizza.

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