Distruggi l’amore




Il 5 ottobre 2018, in una casa d’aste a Londra, l’opera d’arte Girl with Balloon era stata appena battuta per quasi un milione di sterline. Appena il martelletto del banditore d’asta ha colpito dichiarando il prezzo dell’opera d’arte, questa è stata fatta a pezzi da un ingranaggio collocato sotto la cornice dell’opera. La cosa ha scandalizzato tutti i presenti e ha fatto il giro dei telegiornali e dei social. Bansky è uno dei più grandi artisti di strada e numerose sono le sue opere che continuano a proliferare in giro per il mondo. La Girl with Balloon, letteralmente La ragazza con il palloncino era un’opera che Banskiy aveva già effettuato e, quindi, non era una novità, ma la novità è stata proprio nel fare a pezzi una tela che era stata valutata così tanto. Tutto questo, infatti, non è stato casuale, dal momento che Bansky stesso ha affermato che l’opera si sarebbe dovuta distruggere completamente e non solo a metà come è accaduto. L’idea dell’artista era quella di denunciare la commercializzazione dell’arte stessa, ma questo gesto, per noi, richiama molto più della semplice denuncia.
Infatti, il distruggere un’opera d’arte, in altri contesti e in altri momenti sarebbe sembrato un oltraggio all’arte stessa. Invece, proprio in quel contesto, in quel preciso momento, grazie a quell’artista, la distruzione dell’opera d’arte si è rivelata la parte complementare all’opera d’arte stessa. Infatti, anche dopo la distruzione colui che si era aggiudicato l’asta ha scelto di pagare comunque il prezzo dell’opera d’arte che, nel frattempo, ha cambiato anche nome, passando da La ragazza con il palloncino a L’amore è nel bidone. Grazie anche a questo cambiamento nel titolo e grazie anche al video che prova come Bansky abbia scelto e meditato la distruzione dell’opera d’arte dal titolo Distruggi l’amore. Il taglio del direttore, comprendiamo molto più dell’opera d’arte e dell’arte in sé della semplice vendita di un’opera. Infatti, se l’opera fosse stata acquistata integra, forse, non avrebbe avuto la stessa risonanza che ha avuto essendo fatta a pezzi.
Partendo dal titolo originale dell’opera d’arte, La ragazza con il palloncino, possiamo comprendere che l’opera era intitolata per quello che raffigurava. Nell’opera infatti, troviamo una ragazza in bianco e nero con un palloncino a forma di cuore rosso. Possiamo affermare che il palloncino significasse già l’amore che va via, che la ragazza simboleggiasse l’innocenza perduta, ma tutto questo lo possiamo affermare solo in un secondo momento, solo grazie al video di Bansky: distruggi l’amore. Solo attraverso il video e la distruzione dell’opera, possiamo notare come l’opera d’arte stessa sia non solo soggetta a diverse interpretazioni ma sia essa stessa in movimento. E con l’opera d’arte anche il suo significato, di una contingenza che non è soggetta a mille rappresentazioni, ma ad un movimento che ne fa emergere la caducità. E, nella caducità dell’opera ne apprezziamo il valore stesso, dove la caducità diviene l’amore nel bidone. Lo scarto, ciò che passa, ciò che sembra non essere utile a nulla e a nessuno diviene è l’amore stesso, che viene raccolto da ciò che la società scarta, da tutto quello che non è commerciabile, da tutto ciò che preferisce la distruzione alla vendita. Per dirla con una frase della Scrittura, potremmo affermare con il Cantico dei Cantici: se uno desse tutte le sue ricchezze in cambio dell’amore non ne riceverebbe che dispregio (Ct 8,7). E l’amore è ciò che assomiglia di più all’arte, in quanto rovescia le nostre prospettive. Infatti, come l’opera di Bansky ha acquisito il suo valore proprio nella distruzione, ovvero rovesciando anche la sua stessa utilità e, quindi, commerciabilità, così avviene anche per l’amore. Dove l’amore è ciò che eccede ogni utilità, che può essere distrutto ma mai morire, ciò che rovescia la prospettiva e ciò che a noi sembra importante, senza amore, diviene semplicemente nulla e in quel nulla possiamo riconoscere l’amore. E così, l’amore trasfigura il contingente che nessuno guarda, nell’Eterno di Dio. Perché Dio è amore.

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