Uomini rari




É impossibile all’uomo divenire buono e saggio in un istante: ciò si realizza con un faticoso esercizio, opportuno modo di vita, esperienza, tempo, pratica e grande desiderio di operare il bene. L’uomo buono e amante di Dio, l’uomo che veramente conosce Dio, non cessa di fare, senza porre limiti, tutto ciò che piace a Dio. Ma tali uomini sono rari.

Antonio il Grande, Avvisi 40

Tali uomini sono rari. Non so come possa suonare alle tue orecchie questa frase, ma a me suona un po’ come un macigno e, al tempo stesso, come una responsabilità. Perché divenire buono e saggio non è l’aspirazione di un solo essere umano ma è il desiderio di grandezza insito nel cuore di ogni essere umano. ciascuno di noi, quando vuole cercare un senso alla propria storia, sta cercando la grandezza. Una grandezza che lotta continuamente contro la meschinità, il vuoto, l’appiattimento della nostra vita. difficile poter dire che ci accontentiamo delle piccole cose, perché accontentarsi non è umano. Vivere di mezze misure, vivere di piccoli espedienti, sopravvivere piuttosto che succhiare il midollo della vita, non è il nostro desiderio più recondito. Invece, ciò che sogniamo è diventare grande, di lasciare qualcosa dopo di noi, di poter essere così tanto felici della nostra vita da poterla lasciar andare in pace, da poterla donare a chi ci sarà dopo di noi, perché siamo coscienti che il dono della vita dice una responsabilità, un pegno, un debito nei confronti del cosmo e di Dio. Ecco cosa significa affermare che la vita ci è stata donata. E dire che questa vita ci è stata donata da Dio significa affermare che ci è stato fatto un dono grande, talmente grande da essere unico. Se ci pensassimo solo un attimo, solo per un istante, al fatto che la nostra vita è unica e che non ci sarà mai nessuno al mondo che vivrà la nostra vita, esattamente come la viviamo noi, ci accorgeremmo della grandezza del dono che ci è stato fatto. E la grandezza della vita significa diventare buoni, mentre trasmettere la vita significa diventare saggi. A questo ci esercitiamo, giorno dopo giorno, ad essere un pochino più amabili, ad essere amanti di Dio perché innamorati di tutte le persone che incontriamo. Ed essere amanti di Dio significa essere amanti della vita, significa riconoscere la grandezza della vita, significa non lasciarci sfuggire neanche un singolo attimo, per amare. Dove l’esercizio non è solo ripetizione, ma superamento, ascesi di sé. Senza porci limiti a priori, senza dire che una cosa possiamo farla e un’altra non possiamo farla senza averci neanche provato. Ma essere amanti di Dio, significa rimanere lì, nell’attimo eterno di tutte le nostre potenzialità, e avvertire la grandezza di ciò che siamo. Fino a diventare uomini rari. Non perché èlite, ma perché esercitati nell’amore e dall’Amore.

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